Scaling walls, one frame at a time.

Behind the name

Indiamonato

La parola “Indiamonato” nasce un po’ per caso, ad ottobre 2023, mentre io e il mio amico Jorge (Diaz Rullo) ci trovavamo a Ceuse.

“Oggi mi sento indiavolato!” esclamo mentre mi stavo scaldando al trave portatile, sotto Biographie, una delle vie più belle al mondo, il mio progetto. Jorge ovviamente intuisce il senso della frase, ma mi chiede di spiegargli meglio il significato. Gli dico che “indiavolato” si può tradurre in spagnolo con “endemoniado” e Jorge, nel cercare di ripetere quella parola in italiano, per errore fonde le 2 lingue assieme e conia la nostra nuova parola preferita “Indiamonato”.

Una parola di augurio, di incitamento prima di partire per il tiro o di motivazione durante i giorni di riposo, nell’attesa di tornare sui rispettivi progetti. Indiamonato è il cenno d’intesa tra due amici.

Era un anno che ero alla ricerca di un nome per la mia attività di filmmaker ma non trovavo nulla che mi rappresentasse fino in fondo. Qualche mese più tardi, dopo quei giorni passati a scalare con Jorge, mentre lavoravo al video sulla sua salita di Bibliographie (ironicamente sempre a Ceuse), mi sono accorto che quello che stavo cercando era già lì. La parola che rappresentava tutto. Passione. Motivazione. Incitamento. Amicizia.

In un giorno di ottobre, sotto l’ombra delle leggendarie pareti di Ceuse, non lo sapevamo ma stava nascendo Indiamonato Films.

MARCO ZANONE

Rock Climber, Filmmaker, Dreamer

Sono un arrampicatore e filmmaker italiano di 30 anni, e dal 2010 danzo sui confini di entrambi i mondi. Da allora, ho scalato in giro per il mondo e immortalato momenti, cercando di spingermi sempre più in alto. Ho costruito la mia vita intorno all'arrampicata e penso che sia proprio lì dove riesco ad esprimere il meglio di me stesso e dove sento che la mia creatività non ha limiti.

Il filmmaking nasce dalla necessità di raccontare storie, storie che ho vissuto in prima persona o storie che sono diventate parte di me nel momento in cui cercavo di raccontarle. Essere un filmmaker arricchisce molto la parte di arrampicatore che c'è in me tanto da rendere la mia vita perfettamente in equilibrio.

Ogni viaggio compiuto, sia per arrampicata che per lavoro, è una pennellata sulla tela della mia esistenza, un'opportunità di crescita. Se nella scalata sono riuscito a raggiungere l'obiettivo più grande della mia vita, ovvero salire una via di 9a e in seguito anche il grado di 9a+, penso che nella mia attività di filmmaker ci siano tanti più sogni che vorrei un giorno diventassero realtà.

Il mio lavoro non è solo una carriera, ma un'odissea che esplora il mondo esterno e le profondità interiori. Dove mi porterà il prossimo capitolo? Solo il tempo lo dirà. Una cosa è certa: con una macchina fotografica in mano e sogni nel cuore, sono pronto ad abbracciare ciò che verrà, un fotogramma alla volta.

ANDREA ZANONE

Rock Climber, Photographer, Routesetter

Nasco nel novembre del 1992 e vivo immerso nel mondo dell’arrampicata sportiva da circa 17 anni. Nei primi 10 anni da climber sento una forte necessità di confrontarmi con me stesso e con gli altri partecipando a competizioni nazionali e internazionali di Boulder. Parallelamente alle competizioni la scalata outdoor mi ha spinto verso nuovi orizzonti dandomi la possibilità di viaggiare per il mondo.

Più passano gli anni e più sento che l’arrampicata si radica dentro di me, come una forte energia che diventa uno stimolo costante per migliorarmi come persona, per capire chi sono e cosa voglio vivere. Non riesco a vedermi nel futuro senza questa attività.

Nel 2014 inizio a dedicare parte del mio tempo alla tracciatura nelle palestre d’arrampicata - così da rimanere ancora di più a stretto contatto con questo mondo - che ancora oggi pratico con motivazione e passione in molte palestre del nord Italia.

Un paio d’anni fa un’ulteriore opportunità si presenta ai miei occhi grazie a mio fratello Marco, che mi fa scoprire un nuovo modo di esprimermi e di comunicare utilizzando la fotografia e i video. Sono un libero professionista racchiuso nella sua bolla, in costante necessità di evolversi e sperimentare rimanendo legato ad uno sport che ancora oggi gli fa brillare gli occhi.