La passione si manifesta in molte forme diverse. Per il climber di livello mondiale Jonathan Siegrist, si concretizza nel perfezionare i movimenti, nel sentire la texture della roccia e nella sua ossessiva spinta verso il prossimo grande obiettivo.
Accompagnato da una colonna sonora coinvolgente, immergiti nei momenti intensi di concentrazione, sforzo ed esaltazione nel nuovo tributo di Siegrist alla ricerca dell'arrampicata e della determinazione: PASSION.
“Jonathan è sicuramente uno scalatore unico nel suo genere e uno di quelli ai cui io mi sono sempre ispirato di più, soprattutto dopo averlo conosciuto più profondamente.
Penso sia una persona con una “duplice anima”, che ha trovato un equilibrio tra tradizione e innovazione. Da un lato, rimane legato ai valori fondamentali dell'arrampicata: etica, passione, e un profondo rispetto per la storia della disciplina. Dall'altro lato, sembra che abbia anche una curiosità inesauribile e una voglia di esplorare nuovi percorsi, anche quelli che potrebbero sembrare banali per altri, dimostrando una connessione unica con la roccia e l'ambiente.
Il fatto che sia interessato a cose che potrebbero non attrarre altri scalatori "forti quanto lui" indica che Jonathan vede l'arrampicata non solo come una questione di tecnica o forza, ma come un'esperienza più intima e personale.
Per me, è inevitabile che il progresso porti cambiamenti, anche nelle persone più radicate nelle loro convinzioni. Ma quando penso a Jonathan, non vedo un cambiamento in senso stretto, bensì un'evoluzione. È come se avesse saputo adattarsi, crescere e migliorare senza mai tradire i valori che lo hanno sempre guidato. La sua è una maturazione che ha saputo integrare il nuovo senza rinnegare il vecchio, mantenendo intatta la sua essenza di scalatore.
Quando osservo le nuove generazioni, riconosco che portano con sé valori diversi, nati dalle loro esperienze e dal loro tempo. E, per quanto trovi affascinante il loro approccio fresco e innovativo, non posso fare a meno di notare una certa limitazione nel loro sguardo. Mi sembra che spesso si concentrino sugli aspetti tecnici o sulla performance, perdendo di vista quel legame profondo con l’essenza dell’arrampicata che, per me, è fondamentale.
Jonathan, invece, incarna un equilibrio raro tra il rispetto per la tradizione e l’apertura al cambiamento. È un esempio di come si possa evolvere senza mai perdere di vista ciò che conta davvero. È questo che lo rende unico ai miei occhi”.
— Marco Zanone